5 giochi per chi sta cominciando

. Stone Age (worker placement)

In Stone Age siamo al comando di una famiglia dell’età della pietra. Sono tempi duri e la famiglia è ancora piccola. Si vorrebbe avere altri figli, ma come sfamarli? Si potrebbe andare a caccia, o cercare di collezionare risorse di varia natura (legno, pietra, ecc.) da poi scambiare con altri. Si potrebbe puntare sul miglioramento delle nostre abilità tecniche, o sulla costruzione di capanne in cui riposare. L’importante è diventare sempre più efficaci nel tempo!

Stone Age è un’ottima introduzione al genere della gestione delle risorse e alla meccanica del piazzamento lavoratori, che è uno delle meccaniche più amate dei giochi moderni.

Ogni giocatore ha un proprio tabellone dove tenere traccia di tutte le risorse acquisite e di tutte le capanne costruite.

I giocatori usano fino a 10 membri della famiglia, e ogni turno è composto da tre fasi. Nella prima fase i giocatori piazzano, a turni, i propri membri della famiglia (uno alla volta) sulle varie regioni del tabellone. Ci sono regioni per la caccia, regioni per recuperare legna, regioni per costruire capanne, ecc. Più membri della famiglia andranno insieme a svolgere un compito, più probabile sarà la riuscita. Nella seconda fase i giocatori risolvono, sempre a turni, le attività pertinenti alle regioni selezionate prima. Nella terza fase i giocatori devono dare da mangiare alla propria famiglia. Se non riusciranno perderanno risorse e punti.

Vince chi alla fine sarà riuscito a sviluppare meglio la propria famiglia!

. Ticket to Ride Europa (set collection)

Ticket to Ride è ormai un classico dei board game moderni. In questo gioco vince chi sarà il più abile a costruire collegamenti ferroviari sul territorio europeo. Oltre a essere un modo divertentissimo di imparare la geografia, Ticket to Ride è la più classica delle introduzioni alla meccanica del set collection.

Alla conquista dell’Europa!

All’inizio della partita i giocatori riceveranno delle carte “obiettivo”. (Se ne potranno ottenere altre anche dopo.) Su ogni carta vengono riportate due città europee che dovranno essere collegate mediante ferrovia prima della fine della partita. Se l’obiettivo è raggiunto si otterranno punti in base alla complessità della sfida proposta. Se l’obiettivo non è raggiunto i punti ottenuti a fine partita diventano negativi! Un premio speciale verrà poi dato a chi sarà riuscito a creare la tratta “continua” più lunga.

Le città della mappa sono collegate tra loro da tratte, più o meno lunghe, di vario colore. Per costruire una determinata tratta, ad esempio di colore rosso, sarà dunque necessario collezionare (e spendere) carte di colore rosso, in numero pari alla lunghezza della tratta. Solo a quel punto potremo collocare sulla tratta i vagoncini del nostro colore. Ma occhio, se un altro giocatore costruisce una determinata tratta prima di noi, non potremo più usare quella tratta per i nostri obiettivi! Dovremo trovare un’altra strada! Ma le carte come si prendono? Semplice! Al proprio turno si sceglie fino a due carte  da un “mercato” costituito da cinque carte. Le carte prese vengono poi immediatamente rimpiazzate da nuove carte prese dal mazzo.

. Isle of Skye (tile laying e bidding)

Isle of Skye è un ottimo titolo, vincitore dello Spiel des Jahres nel 2016. A prima vista potrebbe sembrare un clone del famosissimo gioco Carcassone, ma in realtà è molto di più. In Isle of Skye ogni giocatore cerca di costruire la propria versione della famosa isola di Skye, mediante la meccanica del collocamento di tessere. Sono però due le caratteristiche che rendono Isle of Skye così avvincente. La prima è che le tessere vanno acquisite mediante una meccanica di asta; la seconda è che il “come” bisogna collocare le tessere, per fare punti, cambia ogni partita! Ogni partita dunque richiederà strategie differenti!

Isle of Skye è un veloce e semplice gioco di collocamento tessere, ma con aste e obiettivi variabili!

All’inizio di una partita di Isle of Skye vengono scelte a caso quattro obiettivi (da A a D). Una partita dura cinque turni, e alla fine di ogni turno i punti vengono assegnati ai giocatori in base alla loro capacità di soddisfare una determinata combinazione dei quattro obiettivi pescati. Questa scelta, semplice ma estremamente efficace, permette di sapere già entro quando bisognerà essere riusciti a soddisfare certi criteri nella propria isola. All’inizio di ogni turno i giocatori ricevono soldi in base alla tratte commerciali rappresentate sulla loro isola, e poi pescano tre tessere da un sacchetto. Le tessere vengono poste di fronte a uno schermo che nasconde le scelte dei giocatori. Dietro questo schermo, poi, ogni giocatore deve scegliere una tessera da scartare, e decidere quanti soldi chiedere per ognuna delle altre due tessere da lui esposte. A questo punto tutti rimuovono lo schermo e le tessere scartate vengono eliminate dalla partita, e a turno i giocatori possono comprare una sola tessera da chiunque. Alla fine del giro, eventuali tessere non comprate rimangono di proprietà di chi le aveva esposte, ma il giocatore che le aveva esposte deve rinunciare ai soldi come se le avesse comprate. Un gioco davvero semplice ma che

. 7 Wonders (drafting)

In 7 Wonders il giocatore è a capo di una delle sette grandi civiltà del mondo antico, e il suo compito è quello di sviluppare la propria civiltà lungo tre ere, dominando  militarmente, civilmente, e scientificamente le altre civiltà. Il gioco è molto semplice e intuitivo. Ruota interamente intorno alla meccanica del draft, una meccanica che permette di eliminare l’aleatorietà che si ha tipicamente quando si pescano carte da un mazzo.

 

Nel draft ogni giocatore riceve 7 carte. Le carte rappresentano la produzione di materiali non lavorati (legno, pietra, minerale, argilla), la produzione di materiali lavorati (vetro, tessuto, papiro), edifici scientifici, edifici commerciali, edifici militari, edifici politici, e gilde che forniscono punti vittoria a fine partita al verificarsi di determinate condizioni. Di queste 7 carte ricevute il giocatore può sceglierne solo una da aggiungere alla propria civiltà. Tutti i giocatori rivelano la carta scelta, applicano gli effetti, e poi passano le rimanenti 6 carte al giocatore alla loro sinistra. Il draft termina quando tutti i giocatori giocano 6 carte; l’ultima carta infatti viene scartata. Il draft viene ripetuto tre volte usando tre mazzi differenti che rappresentano le tre ere di sviluppo.

La strategia di gioco sta da un lato nello scegliere le carte che ci permetteranno di porre le basi per prendere altre carte più potenti in futuro (le carte hanno un costo), e dall’altro nello scegliere carte che magari interessano di meno, ma che assolutamente non possono essere lasciate agli avversari perché essenziali alle loro strategie. Esiste tra l’altro una versione per due giocatori, chiamato “7 Wonders: Duel” che è forse ancora più bella dell’originale!

. Pandemia (set collection cooperativo)

Pandemia ha il grande pregio di avere sdoganato, una volta per tutte, il gioco da tavolo cooperativo. Sebbene ne siano esistiti diversi in passato, nessuno di questi ha avuto il successo commercial e di critica di Pandemia. In Pandemia da due a quattro giocatori cercano di sconfiggere 4 temibili virus che minacciano la popolazione del Pianeta Terra. I giocatori dovranno collaborare, muovendosi come un tutt’uno, se vorranno avere qualche speranza di vincere. Come tutti i buoni giochi cooperativi, Pandemia è difficile e non saranno poche le partite in cui il mondo soccomberà ai virus. La tensione è sempre alta perché si sa che la sconfitta è sempre dietro l’angolo.

All’inizio di Pandemia ogni giocatore sceglie un ruolo (medico, ricercatore, ecc.). Ogni ruolo permette al giocatore che lo ha scelto di “infrangere” leggermente una delle regole normali di gioco, per favorire strategicamente il gruppo. I quattro virus sono rappresentati da 4 colori, e la loro espansione sul globo è indicato da cubi colorati. Per curare una malattia è necessario che un giocatore riesca a collezionare 5 carte del colore del virus da debellare, e a portare le carte in un centro di ricerca.

Ad ogni turno un giocatore ha la possibilità di compiere 4 azioni, ad esempio per muoversi sulla mappa, scambiare carte con altri giocatori, costruire un centro di ricerca, o rimuovere un cubetto di virus da una città. Poi deve pescare due nuove carte dal mazzo. Infine si pesca un determinato numero di carte, che dipenderà da una infection rate che cresce durante la partita, da un mazzo special detto la “Infection Deck”. Queste carte rappresentano le città del tabellone, e quando escono ci costringono ad aggiungere un cubetto di infezione alla città raffigurata. Se si arriva a dovere aggiungere il quarto cubetto su una città, invece di farlo si aggiunge un cubetto a ognuna delle città a essa adiacente, con il rischio di creare un effetto a valanga che potrebbe far terminare prematuramente la partita.

Nella fase in cui si pescano le due carte è possibile che queste carte siano eventi.  Gli eventi sono a loro volta positivi (pochi) e negativi. Se si pesca una carta epidemia aumenta il tasso di infezione, e si rimettono in cime alla Infection Deck le carte Infection già uscite. Questo vuol dire che città già infette tenderanno ad infettarsi ancora di più, portando la situazione mondiale a precipitare.